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Buongiorno Green mate !

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Andrea Frezza, quality manager della Home Cucine.

Perché Home ha deciso di certificarsi 14001?

Abbiamo deciso di certificare la nostra azienda secondo gli standard ISO 14001 per dare continuità alla figura di Home come azienda socialmente responsabile.La Responsabilità sociale d’impresa è una manifestazione della volontà dell’imprenditore di gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale ed etico.

Nel 2000 Home cucine ottenne la Certificazione di Prodotto, per garantire all’utente finale una cucina sicura, grazie al superamento di test meccanici rigorosi, in conformità alla norma europea 14749 sulla sicurezza dei mobili d’arredamento. Con la certificazione ISO 14001 (ottenuta nel 2010) Home vuole garantire il massimo rispetto dell’ambiente, a favore dei propri dipendenti e delle persone che abitano nel territorio limitrofo all’area industriale. Certificarsi in base alla 14001 significa chiamare un ente autorevole, DNV nel caso nostro, perché vigili sul rispetto delle norme ambientali da parte dell’azienda. Giusto per rendere l’idea, se una Zona Industriale fosse composta solo da aziende certificate 14001, gli abitanti delle aree circostanti potrebbero dormire sonni tranquilli. Questo perché un ente professionale accreditato effettuerebbe dei controlli periodici sugli aspetti ambientali collegati a tutte le imprese manifatturiere della ZI. Aspetti quali il buon mantenimento delle falde acquifere limitrofe, un corretto sistema di emissioni fumi in atmosfera, una raccolta differenziata rigorosa, una sistema collaudato di prevenzione incendi.

Vantaggi concreti ottenuti da Home srl con la 14001?

Anzitutto c’è un vantaggio a livello di notorietà del marchio.
Un’azienda certificata 14001 viene percepita dal consumatore come un’azienda Green, che rispetta in modo serio l’ambiente. Questo si traduce in maggiori quote di mercato, soprattutto nel Nord Europa, dove i clienti sono molto sensibili agli aspetti ecologici. Poi ci sono stati risvolti positivi sul lato dei costi, dove la certificazione 14001 ci ha fatto risparmiare 7.000 euro all’anno sulle spese di smaltimento rifiuti (dal 2010 paghiamo 1.000 euro di smaltimento contro gli 8.000 annui prima della certificazione); per non parlare della diminuzione del premio assicurativo (diminuito di circa il 15%); tenete presente che la certificazione 14001 costa circa 1500 euro all’anno per l’ispezione da parte dell’ente certificatore.
Non rappresenta dunque una spesa eccessiva.
Ultimo vantaggio concreto, ma non meno importante dei primi due, è legato al rispetto delle regole da parte dei dipendenti. Quando il titolare fissa regole chiare per smaltire i rifiuti all’interno
dello stabilimento, reparto per reparto, trasmette un messaggio importante ai suoi dipendenti, che si potrebbe tradurre come segue: “dobbiamo ricercare la massima precisione in tutto ciò che facciamo durante l’attività in fabbrica, incluso il rispetto delle regole ambientali.”
Abbiamo constatato che tutti i dipendenti (o quasi) hanno dimostrato il massimo rispetto delle regole sullo smaltimento dei rifiuti e questo ci conferma che sono lavoratori seri, che hanno rispetto per l’azienda e per il proprio lavoro.

Qualche suggerimento per implementare e gestire facilmente un sistema ISO14001?

E’ necessario costruire un buon “Piano dei controlli Ambientali”, ossia un database che contenga tutti i controlli ambientali, identificati uno per uno.
In Home srl ho codificato 55 controlli ambientali. Per ogni controllo ho inserito frequenza, tipologia d’impatto, responsabile del controllo, data emissione e riferimento normativo.
Ciascun controllo è stato poi copiato in un calendario elettronico (Outlook office nel caso nostro), dove escono in automatico i promemoria alle scadenze prestabilite.In questa maniera diventa facile monitorare tutti gli aspetti ambientali connessi alla certificazione 14001, senza il rischio che qualche adempimento rimanga incompiuto.