Capsula mundi

E’ il primo progetto Italiano nato per promuovere la creazione di cimiteri verdi nel nostro paese.
Capsula Mundi è un contenitore con una forma arcaica e perfetta – quella dell’uovo – realizzato con un materiale moderno – la plastica di amido – nel quale il corpo del defunto viene disposto in posizione fetale.

Capsula Mundi è messa a dimora come un seme nella terra; sopra di essa – a segnarne spazialmente la presenza, viene lasciato un cerchio di terra ribassato. Al centro di questo è piantato un albero la cui essenza viene scelta in vita dal defunto e sarà cura dei parenti e degli amici seguirne la crescita.

Il cimitero assumerà dunque un nuovo aspetto, non più l’architettura della massima sovrapposizione spaziale, ma contatto con la terra e alberi di diverse essenze a costituire una foresta. Un nuovo luogo deputato al culto dei progenitori: un bosco sacro.

Come designers ci siamo posti degli interrogativi sul ruolo che ci spetta nei confronti di una società distante dalla natura, soddisfatta e sovraccarica di oggetti per ogni esigenza.
Abbiamo voluto dedicare il nostro lavoro ad un momento della vita di estrema importanza così come lo sono il momento della la nascita e il matrimonio.

La morte è un passaggio delicato, misterioso e inevitabile. I defunti non possono solo essere un problema tecnico, la morte non può essere trattata come un tabù.
Se visto come fenomeno naturale, di trasformazione delle sostanze, il trapasso è un momento di ricongiunzione dell’essere alla natura, al suo perpetuo mutare.
Al di là delle radici religiose e culturali a cui ognuno appartiene, questo è un fenomeno biologico, quindi uguale per tutti.
La bara, che è un oggetto dimenticato da chi si occupa di design, diventa un veicolo che ci conduce attraverso una riflessione sulla presunta non appartenenza al ciclo biologico della vita.

La natura, da cui la nostra cultura tende a prendere le distanze diventa il luogo d’accoglienza originario, lo spazio della memoria spirituale.

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