Il patrimonio forestale italiano è uno tra i più ricchi in Europa e vanta 117 specie arboree.
Attualmente ha una superficie di 10,467,533 Ha (pari al 34,7 % della superficie nazionale).
Questa superficie è raddoppiata negli ultimi 50 anni. A fronte di un incremento legnoso annuo di circa 30 milioni di m3, vi è un utilizzo di 10 milioni di m3 di cui il 60% circa è legna da ardere.

Perché usare il legno?

Ci sono due modalità per ridurre la quantità di anidride carbonica in atmosfera: ridurre “le fonti di carbonio” e “aumentare i pozzi di carbonio”. Il legno, comprendendo entrambe le funzioni, è a tutti gli effetti la prima salvaguardia biologica del pianeta.

L’utilizzo del legno come materiale sostitutivo di prodotti ad elevato contenuto di carbonio è il modo più semplice ed efficace per ridurre le emissioni di CO2, grazie agli effetti combinati di “carbon sink” (assorbimento del carbonio) e “carbon stock” (capacità di trattenimento del carbonio per un periodo di tempo corrispondente a quello del ciclo di vita del prodotto e anche in seguito, quando il prodotto viene riutilizzato o riciclato). Al momento nessun altro materiale da costruzione comunemente impiegato richiede così poca energia di produzione come il legno. Più il legno sostituisce altri materiali, più il cosiddetto “effetto sostitutivo” riduce ulteriormente la CO2 presente nell’atmosfera (requisiti previsti dall’ Art. 3.4. del Protocollo di Kyoto).
Le strutture in legno permettono anche significativi risparmi di CO2 in termini di energia incorporata: una tipica casa in legno risparmia 5 tonnellate di CO2 (circa il totale di energia usata per percorrere 23.000 km con una macchina di 1.4 cc.).

Alcuni esempi dei benefici socio-ambientali derivanti dall’uso del legno:
– La struttura media di una casa in legno può trattenere da 12 a 30 tonnellate di C, di cui:
Finestre di legno: 25 kg C/finestra
pavimento di legno: 5 kg C/m2
mobili: 1 t C/casa
– Un incremento del 10 % della case in legno in Europa permetterebbe un risparmio di circa il 25 % di emissioni di CO2 (prescrizione del Protocollo di Kyoto).
– Un tetto in legno contiene tra 4,6 e 10,5 m3 di legno stagionato, caratteristica che gli permette di trattenere tra 3,7 e 8,4 tonnellate di CO2 dall’atmosfera.
– Il legno ha uno straordinario isolamento termico: 15 volte migliore del calcestruzzo, 400 volte di quella dell’acciaio, 1770 volte superiore di quello dell’alluminio.
– I pannelli in legno truciolare prodotti ogni anno con il legno riciclato sarebbero sufficienti a coprire la superficie di tutta l’area edificata della città di Roma.