Uno dei problemi più pressanti, per quanto riguarda l’ambiente, è senza ombra di dubbio la deforestazione: soprattutto nei grandi polmoni verdi del mondo, come la foresta pluviale del Borneo.
Coloro che aggirano la sorveglianza dei guardiani e abbattono alberi illegalmente sono sempre di più. E Topher White, un ingegnere 33enne americano, se ne è accorto durante un viaggio compiuto nel 2011.

“I rumori della foresta pluviale, il canto degli uccelli e delle cicale, è così forte da coprire il suono delle motoseghe. A poca distanza da noi, alcuni tagliaboschi di frodo stavano abbattendo degli alberi e noi ce ne siamo accorti solo quando abbiamo visto i resti del loro lavoro.”
Questo episodio ha molto colpito Topher: “Con i responsabili di quell’area abbiamo fatto una piccola escursione e, con grande sorpresa, abbiamo incontrato i resti di un albero secolare tagliato di recente. A pochi metri dalla riserva naturale che ci ospitava. Ho trovato inaccettabile che al giorno d’oggi nessuno potesse sentire un rumore così devastante e, di conseguenza, non poter intervenire con tempestività.”

Così ha cominciato a pensare a una soluzione per questo problema, e ha ideato Rainforest Connection: un sistema che sfrutta i vecchi telefoni cellulari per registrare i rumori delle motoseghe e permette l’intervento immediato dei guardiani. Sembrerà sorprendente, ma nella foresta del Borneo, anche se manca l’elettricità, la ricezione è ottima.
L’idea di Thoper era la seguente: memorizzare all’interno dei vecchi cellulari i rumori prodotti dalle motoseghe, e poi distribuire i telefoni nelle varie zone della foresta come degli allarmi, in modo da far sì che siano in grado di riconoscere questi suoni e lanciare un segnale.
“Centinaia di milioni di cellulari vengono buttati ogni anno solo negli Stati Uniti. Uno spreco che potremmo girare a nostro vantaggio ripensando un uso efficace come, ad esempio, fa Rainforest Connection,” ha dichiarato Topher.

Per garantire la ricarica della batteria, e la protezione dei dispositivi da pioggia e altri agenti atmosferici, White ha ideato dei particolari contenitori che fungono sia da protezione che da pannelli solari. E che possono essere applicati direttamente sugli alberi.Già dopo poche ore dall’installazione dei primi dispositivi, uno degli apparecchi ha inviato l’allarme, e i guardiani sono stati in grado di fermare i disboscatori in tempo.

L’idea di Topher si è presto fatta largo fra gli attivisti ambientali: e le donazioni di vecchi cellulari da parte di volontari sono sempre di più.

Quindi la prossima volta che cambi telefono, e sai di non utilizzare più il modello vecchio, sai cosa fare per contribuire in modo semplice al rispetto dell’ambiente.