Cucina fatta in materiale sostenibile

“Qualità e sostenibilità sono assolutamente conciliabili. I materiali, se trattati e lavorati secondo processi innovativi, possono essere recuperati, rigenerati, riutilizzati per nuovi prodotti che sono esteticamente belli, qualitativamente equivalenti a quelli prodotti con materie prime vergini e ad un prezzo competitivo”.

A parlare è Marco Bergamo, responsabile Sviluppo Prodotto della 3B S.p.A. La sua società, con sede in Veneto, ha sviluppato il materiale con il quale è stata realizzata la prima cucina sostenibile firmata Ikea, disponibile da oggi negli store di tutto il mondo dell’azienda svedese. La cucina in questione – battezzata KUNGSBACKA – è fabbricata con una lamina plastica, composta da legno riciclato e bottiglie PET: per rivestire la superficie di un frontale ne servono 25 da mezzo litro.
“Questo materiale offre due vantaggi”, racconta Bergamo ad HuffPost, “Il primo consiste nel non utilizzare più il petrolio come materia prima per le lamine plastiche di rivestimento delle ante (e quindi risparmiamo petrolio che è una risorsa esauribile nonché inquinante nella sua fase estrattiva e di lavorazione); il secondo è rappresentato dal fatto che utilizziamo bottiglie di PET, intercettate prima di andare ad accumularsi nelle discariche, dove inquinano e impiegano centinaia di anni a decomporsi oppure nella peggiore delle ipotesi vengono disperse senza controllo nell’ambiente, nei fiumi e in ultimo negli oceani rappresentando una grave minaccia per la natura e per l’uomo”.

3B è fornitore Ikea da 25 anni ed è stato il colosso svedese a incaricare l’azienda italiana di creare delle ante e pannelli per cucina che rappresentassero un nuovo passo in avanti a livello di sostenibilità ambientale. “È un’ulteriore dimostrazione che il Made in Italy riveste un ruolo primario nella progettazione di prodotti apprezzati in tutto il mondo”, continua Bergamo, “sia per il design che per concrete soluzioni tecniche innovative per risolvere temi importanti come la salvaguardia dell’ambiente per noi e le prossime generazioni”.

Il progetto è partito due anni fa, con l’idea di creare un’anta più sostenibile per le cucine. Oggi farà il suo debutto negli store, ma, spiega la product developer di Ikea Anna Granath, si tratterebbe del primo passo verso una produzione più attenta all’impatto ambientale.

“Dobbiamo imparare a usare le risorse del pianeta in modo intelligente”, commenta, “La nostra ambizione è aumentare la percentuale di materiali riciclati nei nostri prodotti. Stiamo studiando nuovi modi per riutilizzare materiali come carta, fibre, schiuma e plastica, in modo da dare loro nuova vita all’interno dei nostri prodotti”.