Dave Hakkens usa il suo macchinario per riciclare la plastica

Oltre all’inquinamento atmosferico e l’innalzamento delle temperature, c’è un altro problema che mette a serio rischio il nostro futuro: la plastica presente nel mare. Secondo alcune stime, entro il 2050 in mare ci saranno più bottigliette di plastica che pesci, una situazione che mette in pericolo l’intero ecosistema marino.

Riciclare la plastica, come qualsiasi altro materiale (acciaio, ferro, vetro), è fondamentale per non inquinare la nostra amata Terra. Dave Hakkens, un ragazzo olandese, ha pensato bene di progettare, nel 2013 per la sua tesi di laurea all’Accademia del design, un macchinario che permette di riciclare la plastica direttamente a casa. Una vera e propria rivoluzione che permetterebbe a chiunque di fare una buona azione per salvare il Pianeta. Il ragazzo ora è tornato alla carica realizzando una seconda versione del macchinario, molto più funzionale e soprattutto più completa e facile da usare.

Come funziona la macchina che ricicla la plastica
Il macchinario del ragazzo olandese è modulabile: a seconda delle necessità dell’utente è possibile riciclare la plastica o costruire un nuovo oggetto.
La prima macchina è l’estrusore che viene utilizzato per trasformare la plastica nei filamenti che vengono usati per realizzare oggetti con la stampante 3D. Le altre tre macchine, invece, possono essere usate per riscaldare la plastica, trasformarla e renderla modellabile. Con la plastica riciclata sarà possibile realizzare delle bottiglie, degli oggetti di design e qualsiasi altro prodotto venga in mente agli utenti. Il macchinario può essere costruito da chiunque seguendo i consigli del ragazzo olandese.

Il macchinario non è in vendita
Il macchinario è totalmente gratuito. Infatti, Dave Hakkens ha scelto di pubblicare online i progetti per realizzare la macchina: chiunque con un po’ di capacità e con tanta pazienza la potrà costruire a casa. Il ragazzo olandese poteva benissimo brevettare il macchinario e decidere di venderlo al miglior offerente, ma ha pensato che il bene della collettività fosse più importante. Chi vorrà aiutare Dave Hakkens nel suo progetto lo potrà fare contattandolo tramite mail o donando una piccola somma.