Grafico dell'economia circolare con i tre principali fattori

La filiera del Legno Arredo in Italia è sempre stata attenta alla sostenibilità ambientale e al recupero/riuso dei materiali di produzione. Lo mette in luce uno studio ‘Il made in Italy abita il futuro – Il Legno Arredo verso l’economia circolare’ svolto da Fondazione Symbola e FederlegnoArredo che apre una finestra sulla transizione avviata dal settore dall’economia lineare del ‘produci, consuma, butta’ all’economia circolare del ‘produci, consuma, recupera’.

Grafico del settore legno arredo nella green economy

Il rapporto mette in risalto due buone performance dall’industria del Legno Arredo in Italia.

La prima è sull’inquinamento prodotto dalle imprese del Legno Arredo. Il settore registra buone performance relativamente ai consumi di energia elettrica: 30 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) per ogni milione di euro prodotto, contro le 68 della media dei paesi Ue, le 39 del Regno Unito, le 56 della Francia, le 63 della Germania, le 101 della Spagna.
Inoltre anche nelle emissioni climalteranti le nostre imprese segnano un punto positivo: con 39 tonnellate di CO2 equivalente per milione di euro, fanno meglio di quelle tedesche (50), francesi (52), britanniche (93) e spagnole (124). Con una tendenza alla riduzione ben più spiccata dei competitor: -46% tra 2008 e 2012, mente i primi 10 produttori europei le hanno tagliate del 18%.

Il secondo punto riguarda le performance delle imprese del settore Legno Arredo in Italia che hanno investito in sostenibilità ambientale e responsabilità sociale d’impresa.
Le imprese del Legno Arredo che hanno fatto investimenti green (anni 2012- 2014), il 23,4% ha registrato un aumento nei livelli di fatturato, mentre tra le imprese che gli investimenti non li hanno fatti scendiamo al 17,6%: uno spread di +5,8 punti percentuali. Tra le prime il 37,2% ha esportato i suoi prodotti, a fronte del 22,4% delle altre (14,8 punti percentuali di spread). Il 23,1% ha fatto assunzioni, contro il 10,1%. Gi investimenti green spingono l’innovazione: hanno sviluppato nuovi prodotti o servizi, infatti, il 30,4% delle imprese che hanno effettuato eco-investimenti, solo il 18,0% delle altre (+12,4 punti percentuali).

Risultati dovuti al fatto che le sue imprese vantano una grande tradizione, e, come abbiamo visto, hanno anche una spiccata capacità di innovare, senza perdere la propria anima ma cogliendo le sensibilità dei mercati.

Il settore del Legno Arredo ha già avviato, dunque, la transizione dei propri sistemi produttivi dai paradigmi dell’economia lineare a quelli sostenibili dell’economia circolare.