Pannelli in materiale riciclato per l'arredamento

L’Unione Europea e l’Italia da tempo puntano sul riciclo e i materiali riciclati.

L’utilizzo di materiali riciclati si pone gli obbiettivi di:

  • Migliorare l’efficienza dell’utilizzo delle risorse disponibili
  • Minimizzare gli sprechi nelle varie fasi di lavorazione
  • Ridurre lo sfruttamento delle risorse

 

Questo permetterà insieme all’utilizzo di materiali innovativi di migliorare l’impatto ambientale che le attività umane di produzione e di consumo hanno sull’ambiente.

Nel settore arredamento, da sempre all’avanguardia su questi temi, la più importante fonte di riutilizzo e riuso è ovviamente il legno e i suoi derivati. Fin dalla fine degli anni ’90 gli scarti di lavorazione, i rifiuti legnosi e imballaggi vari vengono trasformati in pannelli truciolari di altissima qualità e con percentuali di legno riciclato all’interno superiori alla media europea.

IL PANNELLO RICICLATO

In Italia da moltissimi anni i gruppi industriali producono pannelli per l’arredamento con residui di produzione e rifiuti legnosi possiamo citare tra questi Saviola, il Gruppo Frati e SAIB che insieme recuperano e riutilizzano oltre 2,5 milioni di tonnellate di residui legnosi.

Il pannello riciclato ha le medesime caratteristiche tecniche di solidità, indeformabilità e compattezza di legno vergine inoltre presenta caratteristiche come la bassa presenza di formaldeide e la verniciatura ad acqua che riducono ulteriormente l’impatto ambientale.

Il pannello riciclato:

  • Riduce l’abbattimento di alberi e protegge il patrimonio forestale
  • Riduce la quantità di rifiuti e i conferimenti in discarica
  • Riduce le emissioni di gas serra

Esistono due tipologie di pannello riciclato:

PANNELLO IN TRUCIOLARE

Questa tipologia di pannello è composto di particelle e scaglie di legno derivante da scarti di lavorazione e residui di potatura e tagli di alberi pressate ed incollate tramite collanti termoindurenti, premettendo il riutilizzo del legno e ulteriori abbattimenti di alberi.

Viene impiegato comunemente come pannello base per i mobili e l’arredamento grazie alla sua flessibilità di utilizzo con varie tecniche come impiallacciatura, nobilitazione con carta melaminica o rivestimento con PVC o laminato, materiali che conferiscono al pannello le qualità estetiche volute.

La sua flessibilità di utilizzo e le sue caratteristiche meccaniche lo rendono utilizzabile anche per l’impiego in grandi superfici dove il legno massello presenta problemi strutturali e di planarità.

Ha una scarsa resistenza all’umidità anche se con trattamenti appositi e rivestimenti appositi può raggiungere una buona idroresistenza.

PANNELLI MDF

Il pannello mdf ha sempre come materia prima sempre scarti di lavorazione e rifiuti legnosi ma il procedimento per la sua produzione deriva da una sfibratura e un trattamento con il vapore che poi vengono trattati con collanti termoindurenti.

Le fibre così prodotte, simili alla lanugine di cotone, vengono poi pressate dando ottima stabilità, buone caratteristiche meccaniche e compattezza lungo i bordi al pannello stesso. Il pannello può essere quindi ulteriormente lavorato con processi di laccatura, nobilitatura in pvc.

La sigla MDF significa pannello di fibre a media densità che gli conferiscono un peso elevato e come per il truciolare una scarsa resistenza all’umidità ma lo rendono adatto anche grandi superfici in quanto non presenta problemi di planarità.

 

CARATTERISTICHE DEI PANNELLI IN MATERIALE RICICLATO PER L’ARREDAMENTO

Vi sono caratteristiche molto importanti per i pannelli sia dal punto di vista ambientale sia per la sicurezza del prodotto stesso come la presenza di formaldeide e la tipologia di verniciatura.

VERNICIATURA AD ACQUA

I nuovi pannelli utilizzano solo verniciatura ad acqua riducendo l’impatto ambientale soprattutto per la qualità dell’aria fino al 70%. Questa tipologia di verniciatura utilizza come solvente proprio l’acqua invece che residui chimici che in fase di essiccatura potrebbero dare problemi di inquinamento.

FORMALDEIDE

La formaldeide è una sostanza chimica utilizzata soprattutto nei collanti e nelle resine. Per questo è presente anche nell’arredamento soprattutto nella produzione dei pannelli di legno.

La sostanza è dannosa per la salute se si superano certe quantità emesse nell’aria. Per questo motivo la sua presenza è regolamentata e limitata.

L’Italia e l’Europa fissano il limite a 0,1 ppm ed il pannello corrispondente è chiamato E1 ma altri stati come il Giappone il limite è < 0,3 mg/litro cioè fino a 4 volte meno del pannello E1 ed impropriamente definito E0. Attualmente in Giappone I pannelli sono classificati secondo la norma JIS da F* a F****. Anche negli Stati Uniti d’America la normativa è ponendo il limite entro i 0,09 ppm.