Buongiorno a tutti green mate!

La situazione dei rifiuti in Italia, come abbiamo visto nel precedente articolo, stà migliorando anche se la composizione a livello territoriale si presenta ancora molto variegata.

Abbiamo deciso, quindi, di procedere a un’ulteriore analisi a livello regionale, per mettere in luce sia gli aspetti positivi sia le criticità.
Analizzando questi dati si vede una correlazione tra produzione di rifiuti urbani e indicatori socio-economici, soprattutto con il prodotto interno lordo e i consumi delle famiglie; più alti sono questi indicatori maggiore è la produzione di rifiuti.

Mappa dell'Italia divisa in regione con la percentuale per ognuna di raccolta differenziata

La decrescita della produzione di rifiuti negli ultimi anni può essere imputata quindi a una riduzione di questi due fattori e alla crisi economica attualmente in corso.

Altri fattori che possono aver influito nella riduzione della produzione dei rifiuti solidi urbani sono:
•  diffusione di sistemi di raccolta domiciliare e/o di tariffazione puntuale che possono concorrere, tra le altre cose, ad una riduzione di conferimenti impropri;
•  azioni di riduzione della produzione dei rifiuti alla fonte a seguito di specifiche misure di prevenzione messe in atto a livello regionale o sub-regionale

Per quanto riguarda il riciclo e la raccolta differenziata l’Italia è ben lontana dagli obiettivi che si era prefissata, anche se in costante miglioramento.
Il d.lgs. n. 152/2006 e la legge 27 dicembre 2006, n. 296 individuavano i seguenti obiettivi di raccolta differenziata:
•  almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006;
•  almeno il 40% entro il 31 dicembre 2007;
•  almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008;
•  almeno il 50% entro il 31 dicembre 2009;
•  almeno il 60% entro il 31 dicembre 2011;
•  almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012.

Attualmente la situazione è la seguente:

Grafico dell'andamento della raccolta differenziata per l'Italia divisa per aree geografiche
Si può notare un continuo aumento, ma comunque non sufficiente a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Tutte le aree sono in ritardo anche se si può contastare un netto divario tra il Nord e le altre due aree con quasi venti punti percentuali di distacco.
Inoltre in termini assoluti c’è un rallentamento nell’aumento della raccolta differenziata.
L’aumento tra il 2010 e il 2011 è di sole 395 mila tonnellate, rispetto alle 676 mila tonnellate tra il 2009 e il 2010 e le 844 mila tra il 2008 e il 2009.
Un considerevole contributo all’incremento della percentuale di raccolta differenziata, osservato tra il 2010 e il 2011, è peraltro dovuto al forte calo del dato di produzione totale dei rifiuti urbani.

La situazione quindi non è delle più rosee soprattutto nel Centro-Sud dove vi sono ancora numerose problematiche. Al Nord la situazione è migliore anche se non certo sufficiente rispetto agli obiettivi prefissati.

Fonte: Rapporto rifiuti urbani edizione 2013