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Uno dei più importanti enti certificatori è DNV-GL. Con più di 70.000 certificati emessi nel mondo, il suo nome è sinonimo di forte impegno nella sicurezza, nella qualità e nell’attenzione verso l’ambiente. Da anni sono il partner preferito, per la certificazione, di molti grandi marchi conosciuti a livello internazionale, così come di piccole e medie imprese.

Attraverso i servizi di certificazione, verifica, assessment e training, DNV-GL supporta le performance di organizzazioni, prodotti, persone, infrastrutture e supply chain dei loro clienti.

 

I loro principali servizi sono:

• Certificazione dei sistemi di gestione – ISO 9001 – 14001 – 18001.

• Gestione della Supply Chain – affrontare il rischio in tutti i collegamenti, dalla materia prima al prodotto finito.

• Certificazione di prodotto – garantire prodotti più sostenibili ed il loro accesso ai mercati globali.

• Verifica – garantire la conformità alle norme e ai regolamenti.

• Certificazione delle persone – dare valore alle competenze individuali.

• Training – per le istanze di qualità, di sicurezza, di rispetto dell’ambiente e di corporate responsibility.

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Zeno Beltrami, responsabile dello sviluppo prodotti per DNV-GL. Il dott. Beltrami si è occupato per circa 15 anni di gestione ambientale e sostenibilità.

 

Quanto pesano attualmente gli aspetti legati alla sostenibilità nei processi aziendali?

La sostenibilità è un argomento di interesse sempre più crescente. Ad oggi la valutazione del valore di un’azienda non può più prescindere da questa componente, non ci si può accontentare di una mera valutazione economico-finanziaria per stimare il valore di una impresa, soprattutto nel medio lungo termine. La sola componente economico-finanziaria può portare distorsioni, mentre i mercati hanno bisogno di garanzie sulla continuità del business e sulla sostenibilità. Anche gli analisti non possono più prescindere dalle componenti ambientali e sociali nelle loro valutazioni di ranking.

 

E quelli legati strettamente all’ecologia?

Anche l’ecologia ha rilevanza sempre crescente: le imprese sono consapevoli ormai che il mondo ha risorse finite e limitate. Temi come il cambiamento climatico e la minaccia alla biodiversità trovano sempre più collegamenti l’attività quotidiana delle aziende. Da alcune ricerche che abbiamo recentemente condotto è sempre maggiore, soprattutto nei paesi emergenti, la richiesta di tener conto della componente ecologica nella propria gestione e produzione. Noi siamo convinti che questo vada supportato a livello politico e strategico ma anche da parte dell’imprenditore e del top management.

 

Sostenibilità ed ecologia: quanto e come sono apprezzati dal mercato e dal consumatore?

Il mercato e il consumatore sono sempre più sensibili a questi temi perché la comunicazione e le informazioni critiche (una volta riservate) sono diventate alla portata di tutti. Il livello di competenza della popolazione è sempre maggiore e questo fa si che siano comprensibili alcuni elementi di base apparentemente astratti (come il cambiamento climatico). Questo permette di esercitare pressioni dal punto di vista sociale verso determinati enti. La catena del valore che c’è tra consumatore, distributore e produttore è sempre più influenzata da ecologia e sostenibilità.

 

Che benefici concreti trae l’impresa dalla certificazione?

La certificazione è un’atto di comunicazione, è la conferma che qualcosa è rispettato e mantenuto a un certo livello secondo un certo standard da parte di un’ente terzo. La certificazione di prodotto è la garanzia che alcuni requisiti contenuti in uno standard sono rispettati per quel prodotto; la certificazione di sistema è la garanzia che determinate prestazioni attese o stabilite da un’organizzazione sono mantenute. A livello pratico, i benefici sono abbastanza diffusi nella certificazione ambientale e in quella relativa alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Per quanto riguarda i rifiuti, il cambiamento di un certo processo può portare alla diminuzione della quantità e della qualità dei rifiuti e quindi diminuirne i costi.

 

Che benefici concreti trae il consumatore dalla certificazione?

La certificazione di per sè ha un vantaggio di tipo emotivo nei confronti del consumatore, un vantaggio derivante dalla presenza di un ente autorevole che ha curato e verificato le caratteristiche di un certo prodotto. I vantaggi economici sono relativi all’affidabilità e alla progettazione del prodotto in quanto se testato e soggetto a controlli può essere definito migliore di altri che non hanno subito questo processo.

 

Quali sono le differenze fra grandi imprese e pmi, con riguardo al raggiungimento della certificazione ambientale?

La certificazione ambientale storicamente è partita con le grandi imprese. Da una recente ricerca svolta in ambito internazionale è emerso che la certificazione ambientale, ad esempio
nel settore chimico, nasce dalla necessità di poter gestire situazioni importanti, critiche. Questo è dovuto alle pressioni di tipo politico-sociale riguardanti la compatibilità dell’esistenza dell’impresa in un determinato territorio. Questo ha provocato un’effetto a catena nella loro organigramma di fornitura, spingendo i loro fornitori a certificarsi a loro volta, evitando problemi nella continuità di approvvigionamento e di produzione

 

La certificazione ambientale può fare la differenza in un mercato globale, dominato dai prezzi al ribasso?

Questo è un tema delicato perché potrebbe valere il sillogismo prezzo basso uguale scarsa prevenzione dell’inquinamento. Abbiamo visto che le imprese che hanno interpretato in modo corretto la certificazione, soprattutto quella ambientale, sono riuscite a diventare più competitive e a ridurre alcuni costi. Il legame tra prevenire l’inquinamento e gli investimenti, soprattutto se entrano in un processo di innovazione, sono proprio la dimostrazione che se le imprese investono in questo settore diventano più competitive e riducono i loro costi di produzione o trasporto. E’ arrivato il momento, visto limitate risorse del pianeta, di vedere questi fattori non come un rischio ma come una opportunità per diventare più competitivi.

 

Ci sono alcune tematiche che secondo lei diverranno centrali in un futuro?

Di sicuro il tema della valutazione delle prestazioni di tipo ambientale. Alcuni elementi sono già nati e si sono già diffusi come la carbon footprint o la water footprint. In generale, il tema centrale sarà la capacità delle imprese di valutare qual è la prestazione ambientale dei propri prodotti o processi. La misurazione e la comunicazione di queste diverranno centrali così da portarle a conoscenza degli interessati e il concetto di trasparenza troverà finalmente la sua affermazione.

Un secondo argomento è l’efficienza energetica. I paesi che hanno maggiori difficoltà nel disporre di risorse energetiche sono consapevoli che non si potranno raggiungere risultati rassicuranti,
dal punto di vista dei consumi, senza una politica di efficienza energetica. Non saranno sicuramente sufficienti politiche sulle energie rinnovabili e di trasporto dei vettori energetici ma dovrà essere fatto uno sforzo rilevante anche nel settore dell’efficienza.