Foresta in cui filtra la luce tra gli alberi e illumina un prato

 

Le foreste hanno un ruolo insostituibile a livello biologico ed economico: contribuiscono alla tutela della biodiversità, svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione delle acque e del suolo (difesa da frane e erosioni), forniscono innumerevoli prodotti non solo legnosi e cibo a centinaia di milioni di persone, sono tra i principali serbatoi di assorbimento del carbonio.

Le foreste tropicali, che coprono appena il 7 per cento della superficie del pianeta, ospitano circa la metà delle specie animali e vegetali conosciute, e sono le foreste più minacciate dall’avanzata dell’uomo. Secondo l’ultimo rapporto sullo stato delle foreste curato dalla FAO, il “Forest resource assessment”, ogni anno vengono distrutti 13 milioni di ettari di foreste naturali. In un decennio abbiamo perso un’estensione di foreste pari a 940 mila kmq: una foresta grande come l’intero Egitto.

Le minacce principali alle foreste sono la loro conversione in terreni agricoli e destinati all’allevamento zootecnico, il taglio e il commercio illegale di prodotti forestali, gli incendi, l’avanzamento dell’urbanizzazione, in poche parole una insostenibile gestione di questo patrimonio unico. Proprio per le molteplici funzioni che svolgono, la perdita e la degradazione delle foreste sono fenomeni preoccupanti. In alcuni paesi tropicali il tasso di deforestazione è più che allarmante, paesi come l’Indonesia e il Brasile ne sono un esempio.

Le foreste primarie – quelle senza tracce visibili di attività umane passate o presenti – rappresentano oramai solo il 36 per cento del totale, ma vengono distrutte, o modificate, ancora al ritmo di circa 6 milioni di ettari all’anno a causa dei molteplici processi di deforestazione. Anche se appare in diminuzione la perdita netta di foreste, questo è dovuto ai programmi di riforestazione e afforestazione in alcune zone e alla naturale espansione delle foreste esistenti, ma la ricchezza di queste foreste è ben diversa.

La perdita netta annuale di aree forestali tra il 2000 ed il 2010 è stata di 5,2 milioni di ettari – un’area pari alle dimensioni del Costa Rica – meno rispetto al decennio precedente, che era stata di 8,3 milioni di ettari l’anno ma pure sempre preocupante. La zona più colpita è stata il Sudamerica con circa 4,3 milioni di ettari di foreste persi all’anno, seguita dall’Africa che ne ha persi circa 4 milioni di ettari e l’Asia con poco meno di 2,5 milioni di ettari.