Foglia di albero con all'interno un disegno fatto a fabbriche che emettono inquinamento

Come abbiamo visto negli articoli precedenti che trovate Il settore Legno Arredo e la green Economy e Il Settore Legno Arredo in Italia, la responsabilità sociale d’impresa e la green economy negli ultimi anni sono entrati prepotentemente nel settore legno arredo.
La responsabilità sociale d’impresa non è solo materia di studio accademico ma abbiamo raccolto dieci casi pratici che andremo ad approfondire nei prossimi post e tratteranno come le varie imprese del settore legno arredo hanno affrontato la sfida della corporate social responsibility.

I temi sono:

1) Eco-design
2) Durabilità
3) Disassemblabilità
4) Biomateriali e materiali innovativi
5) Materiali rinnovabili e certificati
6) Materiali riciclati
7) Riduzione sostanze inquinanti
8) Efficienza energetica
9) Riuso e upcycling
10) Certificazioni ambientali

Ogni tema specifico della responsabilità sociale d’impresa avrà collegato un caso studio pratico di un’azienda del settore legno arredo.
L’importanza dell’innovazione e della ricerca in un ambiente competitivo internazionale è sempre più importante soprattutto per le imprese medio piccole radicate nel nostro territorio.
La crescita dell’impresa deve essere supportata dal territorio stesso e l’impresa deve supportare il proprio territorio in una spirale virtuosa che permetta all’impresa di trovare nella propria sede tutte le risorse necessarie per produrre e al territorio di creare benessere e ricchezza (non solo economica) per la propria popolazione.
Questi casi studio ci portano ad individuare 6 leve che permettono di accelerare la transizione all’economia circolare nel settore legno arredo e dimostrano che il csr non è solo teoria, promesse e frasi di circostanza ma è una realtà in pieno sviluppo.

Le sei leve del settore legno arredo per la responsabilità sociale d’impresa sono:

1. L’efficienza nell’uso delle risorse e la riduzione della dipendenza da importazioni di materie prime
2. La gestione della valorizzazione degli scarti di produzione
3. Gli strumenti per orientare le scelte dei consumatori
4. La valutazione dell’impatto dell’estensione di schemi di responsabilità dei produttori
5. La valutazione dell’impatto degli incentivi per l’uso energetico delle biomasse legnose sull’uso a cascata del legno
6. Il potenziamento della ricerca e dell’innovazione

L’efficienza nell’uso delle risorse e la riduzione della dipendenza da importazioni di materie prime
L’approvvigionamento delle materie prime nel settore legno arredo deve sempre più orientarsi verso prodotti certificati e sostenibili sfruttando il potenziale nazionale garantendo da una parte la riduzione delle importazioni di materie prime e diminuendo la dipendenza dall’estero e dall’altra salvaguardando e migliorando la tenuta idrogeologica del territorio italiano.
Questi obbiettivi si possono raggiungere:

• Garantendo la legalità e la sostenibilità del materiale importato
• Massimizzando l’efficienza nell’uso delle risorse
• Valorizzando le risorse forestali nazionali, specialmente la pioppicultura

Il primo punto grazie alla Timber Regulation del 2010 dell’Unione Europea ha dato un quadro legislativo chiaro istituendo una serie di obblighi e doveri da parte degli importatori di questa materia prima. In Italia inoltre sono presenti numerose certificazioni la più importante e nota è sicuramente la FSC.
La minimizzazione degli sprechi e la massimizzazione del ciclo di vita del prodotto sono uno dei punti focali dell’economia circolare e del csr. L’uso del legno ad esempio nel campo delle costruzioni rientra proprio in questa casistica. Incentivare il settore delle costruzioni verso l’efficienza energetica e la riduzione degli sprechi avrebbe un enorme impatto positivo sull’ambiente e sulla riduzione degli sprechi.
L’Italia è uno dei paesi dell’Unione Europea con il minor prelievo unitario medio di materia legnosa nonostante un patrimonio forestale molto vasto (11 milioni di ettari circa il 36% del territorio nazionale). Questo porta l’Italia a una forte dipendenza dalle importazioni che raggiungo l’80% del legno immesso nella catena produttiva. La creazione di una filiera foresta-legno oltre a ridurre la dipendenza dalle importazioni di legname certificato e legale rafforzerebbe l’economia circolare del settore legno arredo facendosi da sentinella sui territori a rischio idrogeologico e accorciandone la filiera.

Grafico dell'Economia Circolare nel settore Legno Arredo

La gestione della valorizzazione degli scarti di produzione

Il riciclo dei materiali legnosi è sempre stata una eccellenza italiana. Il pannello ecologico è la punta di diamante di questo processo che assicura il riciclo di oltre 3 milioni di tonnellate di rifiuti legnosi.
Il ciclo produttivo dei pannellifici italiani permette partendo da materiale legnoso disomogeneo la creazione di prodotti conformi ai più alti standard tecnici del settore.
L’innovazione tecnologica e la sperimentazione di sempre più avanzate tecniche permettono una riduzione drastica dei rifiuti e il riutilizzo della maggior parte del materiale legnoso di scarto.

 

Gli strumenti per orientare le scelte dei consumatori

L’informazione sull’economia circolare, la sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa sono fondamentali. Educare e far capire ai consumatori il valore del prodotto è essenziale per promuovere un diverso tipo di economia basata sul riciclo e riuso.
Un collegamento chiaro tra certificazione e caratteristiche del prodotto permette al consumatore di riconoscere immediatamente le qualità dello stesso. L’adozione di un sistema di questo tipo diverrà essenziale per mettere in luce la sostenibilità e le buone pratiche adottate dalle imprese del settore arredo legno.
Sempre l’informazione la farà da padrone nello spiegare le caratteristiche tecniche e di durabilità del prodotto al consumatore mettendo in evidenza qualità tecniche superiori meccaniche.

 

La valutazione dell’impatto dell’estensione di schemi di responsabilità dei produttori

La cogestione e la presa di coscienza da parte di tutta la filiera della problematica dei rifiuti e della gestione degli stessi diventa centrale in un modello di economia circolare. La minimizzazione dei rifiuti e il riciclo e/o riuso degli stessi diventa centrale in una filiera anche complessa come il legno arredo.
La partecipazione di tutti gli attori presenti nella filiera e il coinvolgimento degli stessi diventa di primaria importanza per la creazione di filiere dedicate al recupero e alla progettazione per la circolarità.

La valutazione dell’impatto degli incentivi per l’uso energetico delle biomasse legnose sull’uso a cascata del legno

Gli incentivi come tutti ben sappiamo posso avere un effetto distorcente. L’uso del legno e derivati per la creazione di energia dovrebbe essere l’ultimo gradino di quello che viene definito l’uso a cascata.
L’uso a cascata è l’impiego della materia prima a seconda del valore potenzialmente generato dal suo uso. La materia prima di qualità elevata verrà quindi utilizzata per prodotti a lunga durata e via via con prodotti sempre meno durevoli e di più bassa qualità fino all’uso energetico per gli scarti.
Il materiale legno è in grado di essere riciclato e riusato diverse volte quindi l’uso energetico dovrebbe essere relegato come ultima risorsa.

 

Il potenziamento della ricerca e dell’innovazione

La trasformazione da economia lineare ad economia circolare è un processo lento e difficile. Il cambiamento di paradigma ha tempi lunghi ma può essere accelerato tramite investimenti in ricerca e sviluppo. Il mondo del legno arredo ha enormi possibilità nell’innovazione.
Si può partire dall’innovazione di prodotto con nuovi materiali e nuovi design passando per le innovazioni di processi con focus sulla qualità e quantità di inquinanti immessi nell’aria e nell’acqua. Ultima ma non meno importante le innovazioni di modelli di business creando ponti con altri settori e altre imprese.