Comuni ricicloni veneto 2019

Vi è stata la IV edizione dell’EcoForum Veneto a Venezia con la presentazione del Dossier Comuni ricicloni Veneto e la premiazione dei Comuni Rifiuti free.

I Comuni che si possono fregiare del titolo sono quelli che differenziano più del 65% dei rifiuti e producono meno di 75kg all’anno per abitante di rifiuto secco non riciclato. Il traguardo è ambizioso e raggiunto solo in quei comuni dove l’impegno dei cittadini per differenziare al meglio è affiancato da sistemi di raccolta e di trattamento all’avanguardia.  

Sotto la lente di ingrandimento del convegno il problema della dispersione dei rifiuti nell’ambiente e gli sforzi in corso per limitare questo fenomeno. La sessione mattutina ha affrontato il tema della plastica e le iniziative plastic free messe in campo nel territorio da associazioni, enti, cittadini e aziende. È seguito il confronto tra i consigli di bacino territoriali con la politica regionale e nazionale.

Dati Veneto 2018

La fotografia dei dati 2018 mostra però un sistema che si è stabilizzato e non cresce più, con una raccolta differenziata al 68,7% (+0,7% rispetto il 2017). Stiamo insomma rallentando la corsa. Tra le probabili cause di questa frenata è l’aumento della produzione complessiva di rifiuti con un +2,8% rispetto allo scorso anno. Chiaro segnale di quanto l’economia circolare non abbia ancora scalfito a sufficienza l’innovazione nei processi dell’industria per esempio quella degli imballaggi e del packaging.

Come si è discusso durante l’Ecofourm Veneto si nota qualche segnale di maggior impegno da parte dei grandi Comuni e Comuni turistici, ma è evidente che serviranno anni e una coraggiosa volontà politica per portare, ad esempio i nostri capoluoghi di provincia, ai livelli di Treviso e Belluno: gli unici capoluogo d’Italia promossi a pieni voti nell’olimpo dei Comuni ricicloni e rifiuti free.

“I dati presentati continuano a mostrare un Veneto eccellenza nella gestione dei rifiuti e nella raccolta differenziata – il commento di Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – La metà dei cittadini veneti sono RICICLONI, ma i rifiuti aumentano. Servono obiettivi più ambiziosi e far decollare i modelli virtuosi: alla prossima Giunta il compito di predisporre un Piano per l’economia circolare dei rifiuti”

Monfumo (TV) conquista il primo posto, con un secco residuo di 23 kg/ab e una raccolta differenziata all’86%. Per le altre province i primi classificati sono San Gregorio nelle Alpi (BL) con un residuo di 26 kg e una differenziata all’86% e Castegnero (VI) con un residuo di 37 kg e una differenziata all’80%. Concludono la classifica Grezzana (VR), Ceggia (VE), Barbona (PD) e Pontecchio Polesine (RO).

Come nelle scorse edizioni solo tre dei bacini d’ambito dei rifiuti si qualificano come rifiuti free: sul gradino più alto del podio Priula con 43,6 kg di secco per abitante all’anno anno e una raccolta differenziata che sfiora l’84%, al secondo posto il bacino Sinistra Piave-CIT con 54 kg/ab ed una differenziata al 80% e Belluno con 74,4 kg/ab e una differenziata del 75%.

Per quanto riguarda i Comuni sopra i 30mila abitanti tutto il podio va al trevigiano.

Montebelluna (TV) primo con 390 kg/abitante di rifiuti, 46 kg/ab. di secco non riciclabile e l’83% di raccolta differenziata. Al secondo posto Castelfranco Veneto (TV) con 440 kg di produzione annua di rifiuti per abitante, 57 kg di secco non riciclabile per abitante e 82% di raccolta differenziata. Ai piedi del podio si trova Treviso con 453 kg annui per abitante, 61 kg di rifiuto secco non riciclabile per abitante e 83% di raccolta differenziata.

Sono dati che mostrano con chiarezza che anche i Comuni medio-grandi e non solo i piccoli Comuni, possono arrivare a prestazioni di eccellenza.

Per quanto riguarda invece i capoluoghi tra 15mila e 30mila abitanti il primo posto va a Vedelago (TV), con 34,4 kg di rifiuto secco per ab per anno e una raccolta differenziata di 81,4%, il secondo posto a Preganziol (TV) e il terzo a Paese (TV). Per i Comuni tra 5000 e 15mila abitanti il primo posto va a Istrana (TV), con 26,6 kg/ab di rifiuto secco ed una raccolta differenziata di 86%, seguito da Maser (TV) con 26,8 kg/ab e l’86% di RD, al terzo posto e Trevignano (TV) con 27,8 kg/ab e l’85% di RD. Per quanto riguarda invece i Comuni come meno di 5000 abitanti, il podio è composto dai già citati Monfumo (TV) e San Gregorio nelle Alpi (BL) e da Zenson di Piave (TV) con 27,3 kg/ab di rifiuto secco e una percentuale di raccolta differenziata di 88.

Complessa la situazione dei capoluoghi di provincia: Treviso, si conferma il capoluogo più virtuoso con un rifiuto secco di 60,5 kg/ab per anno (RD 83%); segue poi sul podio Belluno con 70 kg/ab (RD 74,3%), unico altro capoluogo a potersi fregiare del titolo di capoluogo rifiuti free. Segue a distanza Vicenza con 152 kg/ab per anno (RD 70%). Al centro della classifica troviamo Venezia e Verona: se il capoluogo di regione invia segnali incoraggianti riducendo la produzione di secco pro-capite con 229 kg/ab (RD 53,4%), Verona stagna a 242,9 kg/ab e non raggiunge nemmeno il 50% di RD.

A chiudere la classifica Rovigo e Padova: Rovigo mostra un notevole miglioramento rispetto al 2017 abbassando la propria quantità di secco a 217,4 kg/ab (RD al 59%), Padova invece, pur continuando a progredire per ciò che riguarda la percentuale di RD, superando il 51% non migliora  nella produzione di rifiuto non riciclato pro-capite attestandosi a 264,7 kg/ab per anno.

L’analisi dei dati 2018, raccolti dall’Osservatorio rifiuti di ARPAV, conferma un Veneto si virtuoso, ma che soffre di un aumento del 2,8% della produzione complessiva di rifiuti rispetto allo scorso anno, passando dai  435,6 kg/ab eq *anno del 2017 ai 447,7 kg/ab eq *anno. Anche il secco residuo, avviato a smaltimento, sale ma solo dello 0,8%, passando dai 120,6 del 2017 ai 121,7 kg/ab eq *anno del 2018, segno questo di una tenuta della raccolta differenziata.

Il primato del Comune rifiuti free più virtuoso con un residuo di 22,6 kg/ab. eq. *anno e RD all’86,3% (al netto degli scarti di selezione), quest’anno va a Monfumo (TV), che relega Castelcucco – primo per 3 edizioni consecutive- al settimo posto. In seconda posizione si classifica San Gregorio nelle Alpi, Comune del bellunese, con un residuo di 26,2 kg/ab. eq. *anno e RD1 all’86,3%. Seguono i Comuni del Bacino Destra Piave (Istrana, Maser, Zenson di Piave, Trevignano, Castelcucco, Sospirolo, Breda di Piave e Arcade) a chiudere la Top Ten, con Sospirolo, altro Comune Bellunese all’ottavo posto.

La Provincia di Treviso fa quasi il pieno di Comuni rifiuti free (< 75 kg/ab. eq. *anno) con 91 Comuni su 95, segue Belluno con 42 Comuni su 63, quindi Vicenza con 47 su 119, Verona con 28 su 98; chiudono la classifica Venezia con 13 Comuni su 13 su 44, Padova con 10 su 102 e infine Rovigo con il solo Pontecchio su un totale di 50 Comuni. 

Si confermano rifiuti free, tra i Comuni con popolazione sopra i 30.000 abitanti, Montebelluna (TV), Castelfranco (TV) e Mira (VE), con residuo compreso tra i 45 e 62 kg/ab. eq.*anno: segno questo che anche i Comuni medio-grandi e non solo i piccoli Comuni, possono arrivare a prestazioni di eccellenza. Per finire con le classifiche, la fotografia dei capoluoghi di provincia è stabile: con Treviso in testa e Belluno in seconda posizione; a seguire Vicenza (con popolazione sopra i 100.000 ab.) che raggiunge il 69,5% di RD1 e i 152 kg/ab. eq.*anno di residuo a smaltimento, mentre i restanti si attestano con un residuo tra i 229 e 264 kg/ab. eq.*anno; da segnalare però la controtendenza di Venezia che scende dai 239 a 229 kg/ab. eq.*anno e Rovigo che scende dai 256 ai 217 kg/ab. eq.*anno, mentre tutti a differenza di tutti gli altri capoluoghi in cui la produzione, di poco o di molto, tende a salire.

Tra i Comuni ad alta frequentazione turistica (sopra il milione di presenze/anno) primeggia Abano terme (PD) che sale dal 67,8% al 72,2% di RD1, con un residuo che scende da 130 a 119 kg/ab. eq.*anno. Per i Comuni balneari, conferma le sue buone prestazioni (71,4% RD e 163 kg/ab. eq.*anno) Cavallino-Treporti, mentre tra i Comuni rivieraschi primeggia la Veronese Lazise (65,1% di RD1 e 181 kg/ab. eq.*anno); infine tra i comuni montani ad altra frequentazione turistica, Malcesine (VR) supera il 70% di RD (però con residuo a  257 kg/ab. eq.*anno).

Uno sguardo sui dati aggregati per Bacino di gestione della raccolta, rivela che: solo Destra Piave, Sinistra Piave, Belluno, Vicenza e Verona sud, superano l’obiettivo del Piano Rifiuti Regionale che si pone come obiettivo il 76% di RD1 ed una produzione lorda procapite inferiore ai 420 kg/ab. eq.*anno. In pratica, la popolazione residente in questi Bacini virtuosi, pari al 39% del Veneto produce solo il 23% dei rifiuti residui destinati a smaltimento, mentre i restanti che non raggiungono gli obiettivi di Piano, pesano per il 61% della popolazione del Veneto, ma producono il 77% del rifiuto residuo destinato a smaltimento.

Nonostante le prestazioni virtuose dei 232 Comuni rifiuti free su un totale di 571 in Veneto (pari al 40,6% dei comuni), nel 2018 sono rimaste più di 620.000 t di rifiuto urbano secco residuo avviato a smaltimento (5.000 t in più rispetto lo scorso anno), di cui poco meno della metà trattato in impianti per la produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario) per lo più destinato a recupero energetico fuori regione, un 36% avviato a incenerimento negli impianti Veneti (Padova e Schio) ed un 15% smaltito direttamente in discarica.