Riscaldamento globale e scioglimento dei ghiacci in Antartide

Picco di caldo in Antartide

La Terra ha la febbre e brucia. Si vede in Australia con gli incendi incessanti ma il termometro sta facendo segnare caldo record anche in Antartide.

Questo continente dovrebbe essere il più freddo del pianeta ma con il cambiamento climatico sta avendo la più calda estate mai vista prima (nell’emisfero australe le stagioni sono invertite).

A riportare la notizia è il quotidiano inglese The Guardian, che riferisce della misurazione fatta sull’isola di Seymour domenica scorsa dagli scienziati brasiliani. I 20.75 gradi registrati eccedono di quasi un grado il precedente record di caldo dell’estate antartica documentato nel 1982 sull’isola di Signy.

Il picco di caldo è stato 20,75 gradi celsius registrato il 9 febbraio 2020 che deve essere ancora confermato dall’Organizzazione meteorologica  internazionale. L’evento è stato rilevato nella stazione di misurazione situata sull’Isola di Seymour (detta anche Isola di Marambio, di proprietà argentina), rappresentano il record storico di caldo per l’intero Antartide, nonché la prima volta che la temperatura sale oltre la soglia dei 20°C su questo continente.

Il fenomeno è dovuto non solamente alla presenza di aria molto mite in quota sulla regione, ma anche all’effetto di venti di foehn, venti discendenti dal rilievo montuoso presente in zona, che hanno causato un ulteriore aumento di alcuni gradi della temperatura.

Con queste temperature lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento quindi del livello del mare metterà in pericolo tutte le città sui litorali di tutto il mondo. Il rischio principale entro i prossimi 80 anni è avere tutte queste città sommerse e  quindi occorre intervenire con protezioni adeguate. Di questo passo, aumenta il rischio di innalzamento del livello del mare a breve termine: già entro la fine di questo secolo potrebbe salire fino a tre volte rispetto al secolo scorso, cioè da 19 a 58 centimetri. Sarebbero così in pericolo grandi città costiere, da New York a Mumbai, da Amburgo a Shanghai e anche Venezia.

L’effetto anche sull’ecosistema dell’Antartide sta diventando devastante con effetto domino sulla catena alimentare delle specie animali, riguardante anche i pinguini, stando a Greenpeace, che ha segnalato riduzioni fino al 77% in mezzo secolo in alcune delle colonie di pinguini (della specie pigoscelide) esaminate durante una spedizione in Antartide.

120mila anni fa un aumento di 2°C portò all’innalzamento dei mari di 3 metri.

Un aumento nelle temperature degli oceani portò allo scioglimento di massa della calotta glaciale antartica e ad un sollevamento di ben tre metri del livello dei mari. È avvenuto attorno a 120 mila anni fa, nel periodo detto ultimo interglaciale. E secondo una ricerca dell’Università del New South Wales in Sydney, la causa dell’aumento fu un riscaldamento degli oceani di meno di due gradi. L’equipe di ricerca, guidata dal docente di cambiamenti climatici e scienze della terra Chris Turney, ha esaminato l’andamento dei livelli marini durante il periodo, osservando che a causare l’innalzamento fu lo scioglimento della calotta glaciale dell’Antartico occidentale. I risultati possono avere «importanti implicazioni» per il futuro, considerando il riscaldamento degli oceani e lo scioglimento dei ghiacci già in atto in Antartide – scrive Turney su sito dell’università.

Scioglimento ghiacci in Antartide

I ricercatori hanno usato l’analisi detta del «nucleo di ghiaccio orizzontale», usando perforazioni di poca profondità per prelevare campioni di ghiaccio. Attraverso misurazioni di isotopi, hanno trovato un divario nella struttura della calotta glaciale poco prima dell’ultimo interglaciale, coincidente con un forte innalzamento del livello del mare. L’Antartico occidentale era particolarmente vulnerabile al riscaldamento degli oceani poiché poggia in massima parte sul fondo del mare, piuttosto che sulla terraferma, scrive Turney su sito dell’università. Ô qui che la conoscenza dell’ultimo periodo interglaciale è così importante«. Le temperature degli oceani durante l’ultimo interglaciale erano probabilmente fino a 2 gradi più calde di quanto lo siano oggi e il livello globale del mari era 6-9 metri più alto, aggiunge.