Riciclo e riutilizzo delle materie prime
La gestione e il riciclo del legno nascono dal cosiddetto “decreto Ronchi” (decreto lgs. N.22/1997). In seguito a questo decreto legislativo vi è stata una radicale riforma della gestione dei rifiuti passando da uno smaltimento quasi completo in discarica a un modello in cui il riciclo, il recupero e la reimissione nel mercato dopo il recupero.
Una vera rivoluzione che sta portando all’economia circolare nel settore arredo-legno e degli imballaggi di legno.
Si è passati in 20 anni (dal 1997 al 2017) da una raccolta dal 9.4% al 55,5% di raccolta differenziata.
I consorzi del riciclo
La volontà di strutturare un sistema di raccolta e riciclo dei rifiuti ha portato alla nascita del CONAI, a cui oggi aderiscono circa 800 mila imprese. Il Consorzio Nazionale Imballaggi ha segnato il passaggio da una gestione dei rifiuti basata sulla discarica a un sistema integrato basato sulla prevenzione.
Il CONAI indirizza l’attività dei 6 Consorzi della Filiera che sono:
Questi consorzi garantiscono il recupero dei materiali da imballaggio, come: acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro.
Il legno e i rifiuti
Le priorità per il consorzio Rilegno sono:
- Prevenzione: uno studio preventivo degli oggetti e dei prodotti può significare un uso di risorse minore e un impatto più piccolo possibile sull’ambiente.
- Recupero: è essenziale e decisivo il ritorno in circolo degli imballaggi dopo il loro utilizzo.
- Riutilizzo: la rigenerazione, soprattutto degli imballaggi permette di allungarne il ciclo di vita.
- Riciclo: nel 2020 sono state riciclate 1.841.065 tonnellate di legno e rigenerati 827.772 tonnellate di imballaggi.
Questo ha portato (secondo uno studio del Politecnico di Milano) di un risparmio di CO2 di ben 1.885.441 tonnellate di cui 1.102.440 tonnellate dovute al riciclo e 783.001 tonnellate dovute alla rigenerazione degli imballaggi.
Il riciclo e riutilizzo delle materie prime diventa prioritario in chiave di una vera economia circolare.
