economia circolare zero rifiuti

Il focus sul ruolo dell’economia circolare nella transizione alla neutralità climatica

La Commissione europea, nel recente secondo Piano d’azione per l’economia circolare, sottolinea come con un modello lineare di economia, basato su un alto consumo di risorse e di energia, non sia possibile raggiungere la neutralità climatica. Per abbattere le emissioni di gas serra è necessario recuperare i gap di circolarità esistenti, relativi a:

riduzione dell’utilizzo delle risorse, con la diminuzione della quantità di materiale usato nella realizzazione di un prodotto o nella fornitura di un servizio attraverso il design circolare, puntando su modelli di condivisione e sullo sviluppo della digitalizzazione;

allungamento dell’utilizzo delle risorse, ottimizzando l’uso delle risorse e aumentando la vita del prodotto attraverso un design durevole, il ricorso a materiali e servizi che prolungano la vita dei beni, il riutilizzo, la riparazione e la rigenerazione;

utilizzo di materie prime rigenerative, sostituendo i combustibili fossili e i materiali non rinnovabili con energie e materiali rinnovabili, mantenendo il capitale naturale e i servizi eco sistemici;

riutilizzo delle risorse, con il riciclo dei rifiuti e il reimpiego delle materie prime seconde.

Per ciascuno di questi quattro pilastri della transizione a un’economia circolare vi sono specifici gap di circolarità colmabili a breve e medio termine con tecnologie e modalità operative e gestionali disponibili; altri sono di più lungo termine e richiedono ricerca e sviluppo dell’innovazione.

Recuperando questi gap di circolarità, per esempio riducendo l’uso di una certa quantità di materiale per fornire un certo servizio, oppure prolungando di un certo numero di anni la vita utile di un certo prodotto, o ancora aumentando la quota di materiale o di energia rinnovabile per un certo prodotto, o aumentando la quota di materiale riciclato impiegato in sostituzione di materie vergini in un certo prodotto, si ottengono anche risparmi di energia, riduzioni di impiego di energia fossile e quindi anche riduzioni di emissioni di gas serra.

RIDUZIONE DELL’UTILIZZO DELLE RISORSE Ridurre la quantità di materiale usato nella realizzazione di un prodotto o nella fornitura di un servizio attraverso il design circolare e l’innalzamento del tasso di utilizzo, puntando su modelli di condivisione, di noleggio, di prodotti o edifici multifunzionali, a maggior efficienza energetica e con sviluppo della digitalizzazione.

ALLUNGAMENTO DELL’UTILIZZO DELLE RISORSE L’utilizzo delle risorse è ottimizzato e la vita del prodotto è prolungata attraverso un design durevole, materiali e servizi che prolungano la vita dei beni, con la riparazione e la rigenerazione, puntando su un uso durevole del materiale con una progettazione modulare, per lo smontaggio, la riparazione, la rigenerazione, la ristrutturazione, il rimodellamento.

UTILIZZO DI MATERIE PRIME RIGENERATIVE Sostituire i combustibili fossili, le sostanze inquinanti e i materiali tossici con fonti rigenerative, aumentando e mantenendo il valore degli ecosistemi naturali, promuovendo l’uso di materiale rigenerativo, di energia rinnovabile, di agricoltura rigenerativa.

RIUTILIZZO DELLE RISORSE Il riutilizzo dei materiali o dei prodotti a fine vita permette un approvvigionamento circolare di risorse attraverso una raccolta di qualità dei rifiuti e un riciclo dei materiali capaci di mantenerne il valore in ciascuna fase di riutilizzo, nonché mediante un design per la riciclabilità dei materiali tecnici e biologici, per lo smontaggio, il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali provenienti dal riciclo.

La circolarità porta benefici sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista ambientale. Una diminuzione degli sprechi e un aumento dell’efficienza e della qualità anche dei prodotti stessi.